martedì 16 aprile 2024

Osho Rajneesh e la sua avventura americana

Vi presento un lungo articolo, che per un attimo mi ha fatto addirittura pensare di scrivere un breve libro sull’argomento. Ma per adesso credo sia sufficiente trasmettervi le principali informazioni e i miei relativi commenti.



In questi giorni sono finalmente riuscito a completare la visione della docu-serie di Netflix Wild Wild Country incentrata sull’avventura di Osho e della sua comunità in Oregon.



Bhagwan Osho Rajneeshpuram


Le informazioni che vi riporto derivano innanzitutto da racconti di sannyasin (i seguaci di Osho) che ho conosciuto in questi ultimi 27 anni (se contiamo anche i sette anni in cui ancora non insegnavo, ma frequentavo assiduamente l’ambiente della spiritualità). Alcuni sannyasin negli anni passati sono venuti a frequentare i miei corsi, altri sono solo passati ad assistere alla prima lezione, per capire di cosa si trattava; in queste occasioni abbiamo avuto qualche scambio. Alcuni di loro hanno visto almeno una volta Osho di persona, altri sono stati allievi di allievi.



Altre informazioni me le ha fornite direttamente... udite udite... Victoria Ignis, anche perché in quegli anni lo scandalo americano della comunità di Osho e la sua successiva morte erano ancora avvenimenti recenti... e io ero curioso di conoscere il punto di vista di Victoria Ignis su un personaggio che negli anni ’80 compariva spesso sui giornali americani.



Un’altra ottima fonte di informazioni è stato, per l’appunto, questo documentario, Wild Wild Country.



Bhagwan Rajneesh (1931 – 1990) è stato un grande “maestro” spirituale indiano. Sia in India che in America è sempre stato conosciuto come Bhagwan, mentre Osho è un nome che ha cominciato a utilizzare solo un anno prima di morire, tuttavia questo è il nome con cui è passato alla storia. Permettetemi l’utilizzo del termine maestro, anche se di solito lo riservo ai maestri della Gerarchia di Shamballa. Tecnicamente, lui era un guru, quindi non un iniziato della Scienza dell’Anima proveniente da Shamballa, ma un maestro illuminato con una visione non-duale della vita. In altre parole, era più simile a Nisargadatta e a Ramana Maharshi che a Gurdjieff, Aivanhov o Gesù. Detto questo, popolarmente vengono tutti chiamati maestri in maniera indistinta.



[avviso ai sannyasin in ascolto: NON STO PARLANDO MALE DI OSHO. MI È SEMPRE PIACIUTO. STO SOLO FACENDO DELLE DISTINZIONI TECNICHE CHE POSSONO ESSERE UTILI A CHI LAVORA SU DI SÉ]



Fare questa distinzione tra guru non-duale e iniziato – o maestro – della Gerarchia è importante, in quanto spiega perché la sua comunità americana si è risolta in un disastro, pur essendo lui una pura espressione della coscienza infinita.

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Nel 1981 si trasferisce negli Stati Uniti. In India era diventato sempre più famoso e sempre più scomodo, poiché parlava male delle religioni e metteva invece l’accento sul risveglio spirituale dell’individuo e sulla libertà sessuale. Sperava quindi di poter essere accolto con maggior tolleranza nel “Paese delle opportunità”. Il punto è che si porta dietro Ma Anand Sheela (1949), una donna arrivista e priva di empatia, come è emerso anche durante gli interrogatori della polizia. Arrivano nella cittadina di Antelope, nell’Oregon, nella contea di Wasco. È una cittadina di bifolchi e bigotti americani degli anni ’80, che conoscono il mondo attraverso il telegiornale (dobbiamo sempre tenere a mente che non c’era internet). Qui comprano tutto quello che possono e cambiano il nome alla città, che diventa Rajneeshpuram. Scatenando le antipatie di tutti gli autoctoni (che poi autoctoni non lo erano per niente, poiché gli unici che possono dirsi autoctoni in America sono gli indiani!)



Il nostro Bhagwan, nel perfetto stile del guru non-duale, si disinteressava totalmente degli aspetti organizzativi e materiali dell’operazione. Osho non era interessato alla materia, ma solo alla sua missione: portare il risveglio nel mondo. Vi prego di non tirare fuori la questione delle Rolls-Royce e dei Rolex. Abbiate un minimo di dignità e fatemi capire che avete fatto almeno un giorno di lavoro su voi stessi!




Bhagwan Osho Rajneeshpuram


Ma se della materia non te ne occupi tu... se ne deve occupare qualcun altro. Nella fattispecie la più arrivista, territoriale e gelosa delle sue allieve: Sheela.



Osho, negli Stati Uniti entra in uno stato di coscienza che prevede l’assenza di comunicazione verso l’esterno, ragion per cui non parlerà in pubblico per tre anni e mezzo. IL SUO LAVORO DI TRASMUTAZIONE IN QUELLA NAZIONE SI SVOLGEVA ATTRAVERSO IL SUO STATO DI COSCIENZA E NON LE SUE PAROLE. È un’eventualità piuttosto rara, ma nell’esoterismo è prevista e in alcuni casi è indispensabile. Il punto è che Sheela, essendo divenuta la sua portavoce verso l’esterno, approfitta della situazione e mette in campo una vera e propria organizzazione militare di cui lei è il capo assoluto.



Ve la faccio breve: Sheela, con alcune sue principali complici (Ma Anand Puja e Shanti Bhadra), due donne completamente soggiogate da lei e dal suo delirio di controllo, arrivano ad orchestrare il tentato omicidio di un paio di persone e l’avvelenamento di un’intera cittadinanza diffondendo il bacillo della salmonella nei ristoranti!



Ma l’aspetto più grave è in realtà un altro: in una comunità dove si parla di amore, si mangia vegetariano, si lavora per la pace e, soprattutto, si vuole cambiare il mondo... si inizia a comprare armi, fino a possederne una quantità superiore a quella di tutte le forze dell’ordine dell’Oregon messe insieme. Stiamo parlando di Uzi, AK-47 e ogni genere di pistola. Creano un poligono di tiro e iniziano ad addestrarsi tutti i giorni. Nelle immagini di repertorio, ogni tanto vedi sullo sfondo uomini e donne del servizio di sicurezza interno che impugnano fucili da assalto intorno alla sala dove si fa meditazione!!!

La stessa Sheela si aggira per la comune con una pistola alla cintola, come un pistolero del vecchio west.



Ma Anand Sheela with gun




MA COSA CACCHIO È SFUGGITO A UN CERTO PUNTO A QUESTE PERSONE, PER NON RIUSCIRE A COGLIERE QUESTA DISSONANZA?



Ecco dove porta l’assenza dell’auto-osservazione.

Ecco quali rischi comporta la creazione di una comunità dove le persone ballano, ridono tutto il giorno, si mettono corone di fiori al collo, meditano, fanno sesso libero... ma non lavorano su di sé... semplicemente perché nessuno glielo ha insegnato.



SE NON CI SI AUTO-OSSERVA si può arrivare al punto di fare meditazione circondati da uomini armati “che ci devono difendere dagli attacchi del mondo esterno”... si può arrivare al punto di tentare di avvelenare gli abitanti di una cittadina... e non accorgersi che si sta creando una gigantesca incongruenza di fondo. Una netta frattura tra la delirante illusione e la realtà.



servizio d'ordine a Rajneeshpuram


Nell’ambiente della spiritualità ANCORA OGGI SI IDENTIFICA IL LAVORO SU DI SÉ UNICAMENTE CON LA MEDITAZIONE. Questo porterà pessime conseguenze.



Come mi hanno riportato alcune fonti – e come si vede chiaramente dalle immagini del documentario – l’intera comunità era immersa nell’energia emotiva e in quella sessuale (i due cavalli della carrozza di Gurdjieff). Si percepisce emotività dall’inizio della storia fino al giorno della loro partenza dagli Stati Uniti, quando Osho se ne va e loro sono costretti a fare lo stesso («Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge» Mt 26,31).



Persone che sorridono di continuo, si salutano a mani giunte, danzano nude nella natura e fanno sesso... e poi persone emotivamente distrutte, che piangono, che percepiscono la distruzione di un sogno e che non credono a ciò che vedono al telegiornale: Osho arrestato, Osho letteralmente trascinato in manette, Osho cacciato dall’America, Sheela che fugge in Germania con i suoi complici e qui vengono arrestati, il servizio di Sheela nuda su Stern per racimolare un po’ di soldi.



Interessante il fatto che i protagonisti della storia – una volta usciti di galera – finiranno per tornare a una vita normale e non vorranno più saperne dell’esperienza comunitaria.



La Legge di Attrazione e la Legge di Compensazione sono come la Forza di Gravità... non hanno pietà, agiscono e basta.

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Come accadde a Gesù, anche Osho ha avuto il suo traditore, un certo Krishna Deva, al secolo David Berry Knapp, il quale per ottenere l’immunità accetta un accordo con le autorità in modo da accusare Osho e dare modo di procedere all’arresto. Fino a quel momento, infatti sul suo maestro non c’era nulla di concreto. Alla fine di tutto il circo, Osho verrà incriminato unicamente per aver trasgredito le leggi sull’immigrazione e verrà rispedito in India, ma nel frattempo, a causa del trattamento subito nel periodo che va dall’arresto alla sua partenza, il suo corpo subirà conseguenze irreparabili.



Nei successivi 8 mesi sarà costretto a vagare attraverso 21 differenti nazioni, in quanto divenuto “ospite sgradito” per tutte le nazioni dove cercherà di atterrare (se gli Usa mettono una taglia sulla tua testa, è difficile che qualcuno abbia il coraggio di opporsi!). Nel 1987 tornerà nel suo ashram a Pune, in India, ma nel gennaio 1990 lascerà il corpo a soli 58 anni.



Osho ha avuto al suo fianco un personaggio più centrato rispetto a tutti gli altri, il quale è rimasto sempre con la testa sulle spalle e gli è restato fedele fino alla fine: il suo avvocato Swami Prem Niren, il quale aveva capito l’importanza di ciò che Osho ha compiuto negli Usa e ha capito che, cacciandolo, a rimetterci sono stati gli americani, non Bhagwan. In merito al tradimento di David Knapp, Prem Niren dichiarerà: «Quando le persone sono sotto pressione, viene fuori quello che sono veramente, e di solito agiscono mosse dalla paura».

Grande verità.



«Ma allora che differenza c’è tra un Osho e un Gesù? In fondo hanno subìto lo stesso trattamento» mi chiede ogni tanto qualcuno di voi. La risposta è che ognuno di noi, in una data incarnazione, ha vissuto o dovrà vivere la sua crocifissione, perché è un’iniziazione obbligatoria: tu parlerai d’amore, ma verrai accusato e messo alla gogna dal sistema costituito di una data epoca.
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Detto questo, l’insegnamento che porti e le deviazioni che possono accadere nella comunità dei tuoi seguaci dipendono dalla linea evolutiva cui appartieni. Osho non insegnava, per esempio, certi principi concernenti il lavoro di gestione del piano emotivo e sessuale, perché apparteneva – e appartiene, ricordate che i Maestri Jedi non muoiono mai – a una linea evolutiva differente rispetto a quella dei monaci zen, di Gurdjieff o dei Sufi. Le emozioni e la sessualità non vanno represse, ma vanno abilmente gestite, altrimenti con il tempo si ottengono disastri.



Vi faccio qualche esempio.

Nisargadatta Maharaj è un terzo raggio, energia intellettuale, quindi è fondamentalmente un filosofo.

La principale deviazione consiste nel ritrovarsi con allievi che restano sul piano mentale e non riescono a far scendere nel Cuore i suoi insegnamenti.



Gesù è un sesto raggio, energia dell’amore e della devozione.

La principale deviazione consiste nel fanatismo – fino a giungere all’odio verso il nemico – e nel seguire l’insegnamento solo con il piano emotivo, senza capire molto sul piano mentale e senza mai scendere totalmente nel Cuore.



Osho è un sesto raggio, come Gesù.



Gurdjieff è un primo raggio, ossia un uomo con una grande forza di volontà e capacità di condurre le persone attraverso le difficoltà. È anche l’energia del mago.

La principale deviazione consiste nella rigidità, ossia nell’interpretare l’insegnamento in maniera inflessibile, quasi militare, senza dare attenzione all’espetto compassionevole. Atteggiamento tipico di molti gruppi e gruppetti nati dopo la sua morte.



Per chi se lo stesse chiedendo, io sono un terzo raggio, ma nella prima parte della mia vita sono stato un primo raggio, in quanto prevaleva il raggio della personalità, che solitamente è più forte nei primi decenni della nostra incarnazione. Se svolgiamo un buon lavoro su noi stessi, nel corso della nostra vita passiamo dal raggio della personalità a quello dell’anima o addirittura a quello della monade. Ma questo è un discorso troppo tecnico, che ci porterebbe lontano dal tema di oggi.



Sono sicuro di avervi chiarito diversi aspetti del lavoro su di sé.



Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

lunedì 15 aprile 2024

La guarigione della mente



il programma “La guarigione della mente” è una meditazione che dispone di molti strumenti d’azione neuroacustica.
Il suo principale obiettivo è la rimozione dell’ansia e dell’angoscia, l’armonizzazione dello stato mentale.
Aiuterà a liberarsi dalle idee fisse, dalle preoccupazioni e dalla negatività, dalle fobie, dalle paure, dagli stati isterici: da tutto ciò che agisce negativamente sulla psiche.
Questo programma può essere usato per avere un’impronta positiva prima di un evento: per esempio, un intervento pubblico, un incontro importante. Sarà utile per eliminare le conseguenze dei traumi psicologici, delle perdite, delle separazioni.
Vi aiuterà a ritornare in uno stato psicologico normale dopo aver avuto un conflitto con altre persone.

Questo programma sarà utile per acquisire la serenità e la sicurezza.

E’ basato sulla moderna tecnologia del trattamento del suono: la tecnologia dello spostamento spazio-acustico, che vi introdurrà velocemente in un piacevole stato theta. Già dopo 5-8 minuti vi sentirete più rilassati nel corpo e sereni nella mente. Alla fine dell’ascolto potrete trovare la pace e liberarvi dei pensieri che vi angosciano.

Il programma può essere adoperato sia per meditare tutti i giorni sia nella pratica di theta-healing, essendo basato sulle frequenze tradizionalmente usate in theta-healing.

domenica 14 aprile 2024

BERLINO, ABBIAMO UN PROBLEMA.



La Germania è un magnifico paese, ma attualmente subisce la deriva di una classe dirigente di maggiordomi buoni a nulla ma capaci di tutto. La vita democratica, a partire dalla libertà di parola, è la posta in gioco più immediata. Come leggere altrimenti l'impedimento a carico di Yanis Varoufakis, l'economista e politico greco al quale è vietato entrare in Germania in ragione delle sue posizioni politiche sulla questione palestinese? Questo diktat si aggiunge alle incriminazioni di cittadini tedeschi che espongono la bandiera palestinese e per questo sono equiparati a fiancheggiatori del terrorismo. La Germania, uno dei paesi che fornisce più armamenti a Israele, è anche costantemente allineato dal suo governo nel giustificare i suoi atti a ogni costo. Persino il ministro degli esteri italiano, Tajani, ha ammesso che l'attacco iraniano di ieri notte era una risposta all'atto di guerra israeliano contro l'ambasciata iraniana a Damasco. I governanti tedeschi no. Per loro Israele è solo una vittima e chi non è d'accordo va represso con metodi incompatibili con la democrazia. La follia dei provvedimenti germanici si spinge addirittura a vietare perfino le videoconferenze che dovessero ospitare Varoufakis.
Contemporaneamente Ursula Von Der Leyen, anche lei espressione piena di questa generazione di politici teutonici telecomandati, ha attaccato pesantemente i candidati di Alternative für Deutschland raccogliendo le insinuazioni maccartiste che stanno inquinando le azioni dell'Europarlamento, sempre più preda di una pericolosissima russofobia.
Il cedimento del paese più popoloso dell'Unione europea alla nuova stagione belligerante e autoritaria dell'atlantismo è un segnale estremamente grave. Dieci anni fa queste tendenze erano confinate all'Ucraina con qualche riflesso nei paesi UE più vicini. Oggi, dopo che in Ucraina hanno chiuso i partiti e i giornali e consegnato il paese al disastro, il modello di una classe dirigente appiattita sugli interessi nordamericani e pronta a tappare la bocca al dissenso per portarci in guerra si è trasferito nel cuore del continente.
Nessuna delle libertà costituzionali fondamentali è più un porto sicuro. Dovremo lottare per la sovranità popolare e dovremo farlo da subito.
Pino Cabras


Alla base del programma neuroacustico “Gammaterapia” ci sono delle ricerche condotte dagli scienziati del MIT (USA) che studiarono l’azione della frequenza 40 Hz sui neuroni cerebrali. Si chiarì che i ritmi con la frequenza 40 Hz (gamma) influenzano moltissimo i nostri neuroni. Fu notato il miglioramento della risposta immunitaria: dopo la stimolazione con il ritmo 40Hz il sistema immunitario iniziò a “pulire” più attivamente i cosiddetti “proteine vaganti” che causano il morbo di Alzheimer. Fu anche notato che questa frequenza prolunga la vita dei neuroni e allarga i vasi sanguigni cerebrali, aumentando l’attività elettrica del cervello. Quindi, questa frequenza è benefica per la cura dell’Alzheimer ed di altre malattie neurodegenerative. Gli studi continuano, e probabilmente, tra 10 anni il morbo di Alzheimer sarà curato con il suono.
Ma noi abbiamo deciso di non aspettare tanto tempo, di non aspettare quando questa cura sarà disponibile in ogni ospedale, e abbiamo scritto il programma “Gammaterapia”.
Questo programma è destinato per il trattamento di alcune malattie degenerative del cervello, come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la depressione cronica, i disturbi neurologici di origine poco chiara ed altre malattie del sistema nervoso.


Advanced Mind Institute



martedì 9 aprile 2024

Io sono il padrone della mia anima



« La sera andavo a dormire sperando di non risvegliarmi più. Volevo nascondermi, annullarmi, scivolare dolcemente nell’incoscienza più totale, nell’indefinito nulla. Non volevo più pensare a chi ero, né riflettere sulla mia condizione di uomo senza uno scopo. » Io sono il padrone della mia anima

Victoria Ignis






Questo libro è il prequel dei due libri che raccontano la storia del mio rapporto con Victoria Ignis: Draco 1 e Draco 2. Il sottotitolo recita infatti: «Primi dialoghi con Victoria Ignis». Queste pagine raccontano i miei primi incontri con lei, a partire dal primissimo colloquio, avvenuto di notte, in un parco nei pressi di casa mia.



Questo stesso testo era già stato pubblicato nel 2009, come libretto allegato a un dvd, che oramai non è più in stampa ed è andato fuori catalogo da molto tempo (quindi non perdete tempo a chiedercelo in redazione). Il dvd all’epoca non era stato acquistato da molte persone e, fra queste, poche si erano date la pena di leggere il libretto allegato.



Nella versione che potete sfogliare oggi, sono state fatte delle correzioni e io ho aggiunto due capitoli. Resta comunque sempre un libro tascabile da portare in borsetta o tenere nel portaoggetti della macchina. Ogni frase fa venire i brividi (anche a me che l’ho scritto!), per cui consiglio di tenerlo sempre a portata di mano e leggerlo e rileggerlo ogni volta che sentite il bisogno di “tornare al centro”.



Se il Diario dell’Alchimista, data la sua edizione estremamente curata, può essere consigliato come regalo di Natale, Io sono il padrone della mia anima compratelo per voi stessi e usatelo come talismano personale. Stringetelo fra le mani e consumatelo con gli occhi.



E ora lasciamo parlare il testo:

« Lo Stato, la religione, la medicina, la scienza, i banchieri, il datore di lavoro... per te sono come forze della natura, come gli uragani e i terremoti; forze che alcune volte accetti e altre volte rifiuti e combatti con tutte le tue forze, ma che in ogni caso consideri più potenti di te. Con il solo atto di combatterle assegni loro un potere che non hanno. Quando l’operaio lotta contro il padrone, il padrone ha già vinto, perché è stato riconosciuto come tale. »





« Ascoltami bene: non focalizzarti sulla tua condizione esteriore; devi far emergere la tua anima, la tua essenza interiore. La nuova condizione esteriore sarà frutto della tua trasformazione interiore, esattamente come l’attuale stato della tua psiche viene rispecchiato nel mestiere che stai svolgendo adesso e nella misera paga che ne ricavi. »



« Chi è uno schiavo, crea situazioni in cui si sente sfruttato. La realtà non è oggettiva, non si trova là fuori da qualche parte. Pensaci, usa la mente astratta: se il mondo si trovasse davvero all’esterno della tua coscienza, non avresti modo di comunicare con lui. La realtà è dentro di te e muta nella misura in cui tu comprendi, cambi, evolvi. »


« Non si tratta di pregare o meditare nella posizione del loto, si tratta di capire che la tua coscienza è vittima d’un inganno: tu credi di essere separato dal mondo quando invece sei un tutt’uno con esso. Sei malato di separazione e puoi guarire unicamente se ti ricongiungi al Tutto... e non c’è niente di religioso in questo. »



« Hai paura di parlare in pubblico e ti senti inadeguato. Ti chiedi mai perché sei fatto così? COSA dentro di te ti costringe a comportarti in un certo modo? Qualcosa che non conosci. Il tuo continuo giudicare gli altri ti costringe ad aver paura del giudizio degli altri. Il peso del giudizio che percepisci nello sguardo e nelle parole degli altri, è in verità il peso del giudizio che si trova nei tuoi occhi e nelle tue parole. Il timido sembra una vittima invece è un carnefice, cioè qualcuno che giudica il mondo e, come conseguenza, ha paura di essere giudicato dal mondo. »


Salvatore Brizzi

L’amore può avere tre dimensioni.


Una è la dipendenza, nella quale vive la maggioranza della gente.
La moglie dipende dal marito, il marito dipende dalla moglie: si sfruttano e si dominano a vicenda, si possiedono a vicenda e riducono l’altro ad una merce.
Questo è ciò che accade nel mondo nel 99% dei casi, ecco perché l’amore, che dovrebbe aprire le porte del paradiso, apre soltanto le porte dell’inferno.
La seconda è l’indipendenza, questo accade una volta ogni tanto.
Ma anche questa possibilità porta infelicità, perché il conflitto è costante.
Nessun accordo è possibile: entrambi sono assolutamente indipendenti e nessuno dei due è pronto a scendere a compromessi.
Essi danno libertà all’altro, ma essa è più simile all’indifferenza che alla libertà.
Entrambi vivono nei propri spazi e il loro rapporto sembra solo superficiale, entrambi hanno paura di penetrare la profondità dell’altro, perché entrambi sono più attaccati alla propria libertà che non all’amore.
La terza possibilità è l’interdipendenza.
Accade tra due persone né dipendenti, né indipendenti – ma in profonda sincronia tra loro, come se respirassero uno per l’altra, un’anima in due corpi: ogni volta che accade, accade l’amore.
Solo in questo caso è amore.
Negli altri due casi non è vero amore: sono solo degli accordi – sociali o psicologici o biologici – ma solo accordi.
Nel terzo caso l’amore ha qualcosa di spirituale. Accade assai raramente, ma ogni volta che accade una parte di paradiso cade sulla terra.
Osho


venerdì 5 aprile 2024

È un mondo al contrario.

È un mondo al contrario.
E io non mi ci trovo più.
"Io da qui vedo il cielo inchiodato alla terra,
e la terra attraversata da gente di malaffare,
e vedo i ladri vantarsi e gli innocenti tremare"

Francesco De Gregori


martedì 2 aprile 2024

Tutto ha un senso

«Tutto ciò che accade ha un senso e può accaderti solo ciò che ti serve». All’inizio è solo un’idea, ve la ripetete solo per fare un favore a me; ma a forza di ripeterla entra più in profondità, si fa strada nelle sinapsi, se ne impossessa, e cominciate a vivere in serenità.

In questo breve post risiede l’essenza di ciò che insegno.

Sapere che esiste un’“intelligenza della vita” – ciò che chiamiamo Dio – e che quindi gli eventi non possono accadere “a caso”, non possono cioè essere privi di senso, causa nell’essere umano un cambiamento fondamentale (nel senso letterale del termine: un cambiamento che coinvolge le fondamenta).



Gli antichi sapevano che gli eventi hanno un senso. La “privazione del senso” è un’aberrazione abbastanza recente, che riguarda la modernità intrisa della filosofia del produci-consuma-crepa, dove l’essere umano non è più parte dell’intelligenza divina, ma è stato ridotto a un codice a barre organico.



All’inizio te lo ripeti senza crederci, ma questo è già sufficiente, poiché la ripetizione – esattamente come accade nello sport – è l’unica arma che abbiamo per progredire e uscire dalla schiavitù. Se vuoi far crescere i muscoli o vuoi correre più veloce... devi ripetere lo stesso gesto per migliaia di volte. È piuttosto ovvio che per cambiare il tuo modo di pensare, e quindi il tuo modo di vivere, non puoi impegnarti di meno. Ecco perché, anche chi non conosce questo principio, istintivamente legge più e più volte gli stessi concetti e va ai seminari per risentirli più volte che può. L’ho fatto anche io ai miei tempi.



Come accade nelle arti marziali, nel tiro a segno o nel motociclismo... la ripetizione fa sì che quei gesti e quei meccanismi di pensiero diventino parte dell’atleta. Si muove così e ragiona così. Se un pugile viene aggredito, anche se si trova fuori dal ring, la capacità di schivare e colpire che ha acquisito in anni di allenamento si attiva in modo automatico. Lo stesso accade se un centometrista si trova in una situazione in cui deve arrivare in tempo alla fermata dell’autobus, il suo scatto e la sua velocità fanno ormai parte di lui e si attivano in automatico.



Allo stesso modo, per voi deve diventare automatico pensare: “CIÒ CHE MI STA ACCADENDO HA UN SENSO”, nelle mille occasioni della vita. A un certo punto, non avrete più bisogno di ricordarvelo, ma diventerà IL VOSTRO MODO DI VIVERE L’EVENTO MENTRE STA ACCADENDO. Diventerà il vostro modo di affrontare la vita.



La ripetizione consente il passaggio dalla MENTE all’ESSERE. Come conseguenza di ciò, sarete in grado di camminare per il mondo con un senso stabile di SICUREZZA e SERENITÀ. Vi sentirete avvolti nel caldo abbraccio della vita, anziché “gettati nella vita”, smarriti e indifesi, sempre ansiosi per ciò che potrebbe accadervi.



Una cosa è dire: “Può accadermi qualsiasi cosa”, provando un senso di ansia e paura, piegati su voi stessi, pronti a difendervi da qualsiasi attacco esterno, come animali nella jungla.

Ben altra cosa è dire: “Può accadermi qualsiasi cosa”, stando a fronte alta, con il petto in fuori e il sorriso sulle labbra, perché sentite con indubitabile certezza che può accadervi solo ciò che vi serve, ciò che meritate e che vi fa crescere.



La stessa identica frase può essere pronunciata su due “ottave” differenti.



CIÒ CHE MI STA ACCADENDO HA UN SENSO.

Non è importante capire intellettualmente il senso di ciò che ci accade – probabilmente non lo capiremo mai – ma è indispensabile SENTIRE CHE C’È UN SENSO. Questo ci rende padroni della nostra vita.



Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]


Sui giornali italiani tutti i giorni è pesce d'aprile.

Sui giornali italiani tutti i giorni è pesce d'aprile.
Questa è una balla (anzi una manipolazione professionale della realtà) che gira ovunque da un paio di giorni.
Putin avrebbe firmato un decreto per l'arruolamento obbligatorio nelle forze armate di 147.000 cittadini russi fra i 18 e i 30 anni. In realtà non saranno arruolati per la guerra in Ucraina ma andranno a fare il servizio militare obbligatorio. Questa chiamata avviene 2 volte l'anno, in primavera e in autunno, e il numero di chiamati alla leva è simile a quello dello scorso anno e degli anni precedenti.
Niente di anomalo quindi, ma col titolo a effetto si vuol dare l'impressione che saranno mandati a combattere in Ucraina. Non è così, lì ci sono i volontari, i professionisti e i riservisti.
Ma così il lettore resta con l'impressione che la Russia abbia finito i soldati e debba arruolare i ragazzini per mandarli al fronte, ovviamente senza addestramento e senza calzini, armati di pale al posto dei fucili....
Tramite Vi racconto la Russia

Giorgio Bianchi

martedì 26 marzo 2024

Vuoi la pace? Non prepari la guerra, ma i negoziati


DI PIER GIORGIO ARDENI E FRANCESCO SYLOS LABINI
Secondo un antico aforisma attribuito a Eschilo, “in guerra, la verità è la prima vittima”: niente di più vero come abbiamo sperimentato negli ultimi due anni in cui le frottole all’unisono di politici e media mainstream non si contano. Se la realtà può essere distorta per convincere l’opinione pubblica della bontà di certe scelte politiche – un fenomeno a cui ormai siamo assuefatti – il problema diventa drammatico e pericoloso quando la classe dirigente perde ogni collegamento con i fatti e rimane vittima del proprio autoconvincimento.
Subito dopo l’invasione dell’Ucraina le certezze raccontate erano diverse: la Russia, che aveva un Pil pari a quello della Spagna, sarà messa rapidamente in ginocchio dalle sanzioni e dalla guerra economica che i Paesi del G7 le stavano muovendo; l’esercito russo è in condizioni disastrose e a corto di tecnologia d’avanguardia (per Von der Leyen i russi prendevano i chip delle lavatrici rubate in Ucraina); la salute del presidente Putin è compromessa… Ma a più di due anni dal fatidico 24 febbraio 2022, il Fondo monetario internazionale prevede un tasso di crescita dell’economia russa del 2,6% per il 2024, mentre la Germania, locomotiva Ue, è in recessione. I russi si erano adattati alle sanzioni già nel 2014 e preparati a essere autonomi nei settori dell’informatica e bancario. L’esercito russo è ben armato, rifornito e dispone di armi tecnologicamente avanzate, dai missili ipersonici agli strumenti di guerra elettronica.
Come nota il sociologo Emmanuel Todd nel recente saggio La sconfitta dell’Occidente (Gallimard) è l’industria militare occidentale a essere carente e non in grado di garantire l’approvvigionamento all’Ucraina. Alla vigilia della guerra, il Pil della Russia era meno del 5% del Pil complessivo dei G7. Un nano economico e una potenza militare “in piccolo”, pari a un decimo di quella Usa, che si è rivelato capace di produrre più armi dell’intero Occidente. Ciò pone un doppio problema: il primo all’esercito ucraino che perde la guerra per mancanza di mezzi che l’Occidente non riesce a rifornire, oltre che di uomini; il secondo è più importante e devastante per la scienza economica dominante che si scopre senza strumenti concettuali per comprendere come sia possibile tale situazione. Questo è il punto cruciale: il turbocapitalismo finanziario può essere in grado di dominare il mercato virtuale ma l’economia reale, su cui anche l’economia di guerra si basa, può essere ben più resiliente, come quella russa ha dimostrato, diversificando le sue fonti e il suo commercio estero.
Infine, Putin sembra in ottima forma fisica e politica. Il larghissimo consenso alle recenti elezioni è dovuto a due fattori determinanti: la differenza tra la Russia attuale e quella che Putin aveva ereditato da Eltsin negli anni 90 (devastata da una crisi economico-sociale profonda, mentre dal 1999 il Pil pro capite è aumentato di tre volte e il Paese è uscito dal tunnel) e il rinnovato orgoglio nazionale russo, sostenuto dalla diffusa percezione di essere in una guerra esistenziale contro l’Occidente.
In più di due anni, la guerra ha causato la morte di oltre mezzo milione di soldati e la devastazione di un Paese. La profonda incomprensione della realtà sta rendendo sempre più imminente il pericolo di un conflitto tra Nato e Russia, che può sfociare in una guerra di annientamento nucleare. Non c’è stata nessuna riflessione pubblica sul fallimento dell’interpretazione dei fatti basilari dal febbraio 2022 in poi. Letta, Draghi e Von der Leyen, per citare i più noti, non si sono mai trovati nella scomoda posizione di dover spiegare le ragioni della propria errata posizione. Di fronte al fallimento narrativo iniziale si assiste ora a un completo cambiamento di narrazione: l’esercito russo, invece di essere un’armata di disperati con le pale da sconfiggere sul campo di battaglia, è diventato una minaccia per tutta l’Europa. E dunque, dice Charles Michel, bisogna “produrre più armi e addestrare soldati: se vogliamo la pace prepariamoci alla guerra”. La guerra contro il Paese che ha il maggiore arsenale nucleare del pianeta è una evidente follia, fatto che rileva ancora una volta l’inadeguatezza di questa classe dirigente.
Sostiene Jeffrey Sachs, voce illuminata, un punto molto semplice: invece di rilanciare a ogni occasione la retorica contro la Russia e contro Putin, è necessario sedersi a un tavolo e negoziare. Che piaccia o meno la controparte non la scegliamo noi. Tutto è stato detto e fatto dai governi occidentali negli ultimi due anni, eccetto che questo ovvio passo. Anzi, come ricorda tra gli altri l’ex premier israeliano Naftali Bennett, è stato l’Occidente, e in particolare Boris Johnson, a far fallire l’accordo tra Russia e Ucraina in Turchia nel marzo del 2022. Sono passati due anni terribili, è venuto il momento di dire basta a questa follia.



NEUROACUSTICA

«Risonatore cristallino» è un innovativo programma sviluppato dall'Advanced Mind Institute. Alla sua base c'è la frequenza di risonanza del cristallo di rocca 2675 Hz. Per ottenere l'effetto del dr. Holand, a questa frequenza è stata aggiunta la sua undicesima armonica (243.45 Hz). Nel corso delle sue ricerche il dr. Holand aveva scoperto l'effetto dell'unione di queste due frequenze sulle cellule patologiche: insieme combattono qualsiasi agente patogeno, cellule cancerogene comprese, e senza danneggiare in alcun modo la salute dell'organismo.
Alla base del principio d'azione dell'11° armonica c'è l'effetto di risonanza. Abbiamo visto che i cantanti d'opera possono, con la sola forza della voce, spaccare dei bicchieri di vetro. Anche l'effetto dell' 11° armonica si basa sullo stesso principio, ma al posto del bicchiere ci saranno le cellule patologiche.

UN RICORDO DI FOLLIA COLLETTIVA







NEUROACUSTICA

«Risonatore cristallino» è un innovativo programma sviluppato dall'Advanced Mind Institute. Alla sua base c'è la frequenza di risonanza del cristallo di rocca 2675 Hz. Per ottenere l'effetto del dr. Holand, a questa frequenza è stata aggiunta la sua undicesima armonica (243.45 Hz). Nel corso delle sue ricerche il dr. Holand aveva scoperto l'effetto dell'unione di queste due frequenze sulle cellule patologiche: insieme combattono qualsiasi agente patogeno, cellule cancerogene comprese, e senza danneggiare in alcun modo la salute dell'organismo.
Alla base del principio d'azione dell'11° armonica c'è l'effetto di risonanza. Abbiamo visto che i cantanti d'opera possono, con la sola forza della voce, spaccare dei bicchieri di vetro. Anche l'effetto dell' 11° armonica si basa sullo stesso principio, ma al posto del bicchiere ci saranno le cellule patologiche.