giovedì 14 luglio 2011

TOSSIEMIA E DISINTOSSICAZIONE

Il dottor Tilden afferma che la causa primaria di tutte malattie è la tossiemia, cioè l’aumento oltre il limite di tolleranza degli scarti metabolici nel circolo sanguigno.
Il corpo umano è costituito da organi, sistemi e apparati che lavorano in armonia ed equilibrio per il mantenimento del benessere dell’organismo; gli organi sono formati da tessuti, i quali a loro volta sono costituiti da cellule. La cellula è l’unita strutturale degli organismi viventi: ogni fiore, albero, uccello, verme, filo d'erba, animale o uomo è formato da cellule. Anche il corpo umano, quindi, si può considerare una comunità di cellule: la salute dell'organismo dipende dalla salute delle sue cellule. Per capire meglio, si può fare il paragone con un organismo unicellulare acquatico, come per esempio l’ameba, che assorbe il cibo e l’ossigeno direttamente dall'acqua, e che nell’acqua espelle successivamente i rifiuti. Anche le cellule umane vivono in un ambiente liquido, sia esso sangue o linfa, per cui si comportano alla stessa maniera: assorbono i nutrienti, svolgono le funzioni metaboliche necessarie ed espellono i rifiuti metabolici; le nostre cellule però vivono in un ambiente limitato e fanno parte di un ecosistema che è il nostro organismo. In conclusione, il sangue e la linfa trasportano il nutrimento a tutte le cellule del corpo, e ne ricevono in cambio scarti metabolici. Ricerche di laboratorio, realizzate anche dal dottor Alexis Carrel, hanno dimostrato che le cellule di tessuti animali, inserite in un ambiente in cui è garantita la presenza del nutrimento, sopravvivono solo pochi giorni se non è possibile la rimozione/espulsione degli scarti metabolici.
Essendo quindi indispensabile l’espulsione di queste velenose tossine, gli organismi viventi, nel corso dell’evoluzione, hanno sviluppato strutture specializzate all’elaborazione ed eliminazione degli scarti metabolici: fegato, reni, polmoni… sono indispensabili per mantenere puliti il sangue e la linfa. In una situazione in cui l’organismo non è più in grado di smaltire completamente le tossine, l’ambiente in cui vive la cellula si inquina, fino ad arrivare ad una condizione di tossiemia.
In un ambiente intossicato, le cellule si indeboliscono, deperiscono, invecchiano precocemente e muoiono; esiste un livello di tossiemia oltre il quale è impossibile la vita cellulare. Quando viene raggiunto questo livello limite, ovvero quando si sbilancia il delicato equilibrio tra la formazione di scorie ad opera del processo metabolico e l’eliminazione delle stesse ad opera degli organi emuntori (fegato, reni, polmoni, ecc.), si attivano altre strategie e meccanismi di emergenza per abbassare il livello di tossiemia. Queste strategie di emergenza, secondo Tilden, si chiamano malattie.
La malattia è quindi intesa come una strategia arcaica che l’organismo utilizza per abbassare la tossiemia nelle situazioni di emergenza. I sintomi della malattia sono in realtà i meccanismi di reazione dell’organismo che si attivano per abbassare il livello di tossiemia, espellendo le scorie con sistemi aggressivi come il vomito, la febbre, la diaforesi. Ecco perché è discutibile il sistema di affidarsi ai farmaci per inibire i sintomi: è come preoccuparsi di spegnere una sirena molto fastidiosa e disturbante che si accende in presenza di una fuga di gas.
(Molte volte sono costretto a banalizzare concetti complessi. Per comprendere al meglio alcune asserzioni e concetti, ritengo siano quasi indispensabili un corso dal vivo, o un’esperienza di disintossicazione affrontata con un esperto. Consiglio di leggere queste poche pagine con uno spirito indagatore e curioso, per poter interpretare con un’altra ottica ciò che comunemente chiamiamo malattia o malessere.
 E’ importante - quasi indispensabile! - sapere che anche conflitti emotivi e biologici determinano l’aumento della tossiemia, e che un livello elevato di tossiemia può rendere più sensibili all’insorgenza di conflitti emotivi e biologici…

dr Tilden (rielaborazione dr G. Cocca)
http://www.nuovaigienenaturale.it/