mercoledì 21 dicembre 2011

CARATTERISTICHE UNICHE DELL’ORDINE DEI GESUITI



Borgia rafforzò i già notevoli poteri del Superiore Generale dei Gesuiti, rendendo il potere del proprio ordine superiore a quello di qualsiasi altro nella storia della Chiesa Cattolica.
Anche se in termini tecnici erano da considerare dei monaci, la Costituzione dell’Ordine era unica nel suo genere in quanto esentava i sacerdoti dell’ordine dalla regola della clausura. Al contrario, i monaci Gesuiti erano incoraggiati ad agire “nel mondo”. Soltanto ai sacerdoti Domenicani, che all’epoca operavano come i torturatori a capo dell’Inquisizione della Chiesa Cattolica, erano state in precedenza concesse simili libertà.
Tuttavia, la Costituzione Gesuita, sin dall’inizio, andò ben oltre, in quanto consentì e addirittura incoraggiò i sacerdoti a non indossare l’abito (l’abito tradizionale del monaco), in maniera tale che fosse più semplice per loro “fondersi” con il mondo.
Borgia si garantì inoltre una Bolla, ad opera di Papa Paolo III nel 1545, che permise ai Gesuiti di predicare, confessare, dispensare i sacramenti e di recitare messa, senza dover fare riferimento a un vescovo – collocandosi quindi con efficacia all’esterno del controllo del clero regionale.
Inoltre, Borgia modificò ulteriormente la Costituzione dell’Ordine Militare dei Gesuiti quando riuscì a permettere il conferimento di una tale quantità di poteri a vantaggio della carica di Superiore Generale dei Gesuiti, da rendere quest’ultimo secondo in termini di influenza solo al Papa. In base alla stessa Costituzione dell’Ordine, a partire dal 1565 (quella che rimane in vigore anche oggi), il Superiore Generale può assolvere i sacerdoti e le nuove reclute da tutti i loro peccati, anche dal peccato di eresia, di scisma e di falsificazione di scritti apostolici. Inoltre, al Superiore Generale, dai tempi di Borgia in avanti, fu attribuito il potere “ufficiale”, in base alla Bolla Papale e alle norme in essa contenute, di annullare sentenze di scomunica, di sospensione o di interdizione, e anche di assolvere sacerdoti Gesuiti colpevoli di omicidio e di bigamia.
Ma uno dei successi più sorprendenti del Superiore Generale Borgia si verificò nell’anno della sua morte, quando garantì al suo ordine,sotto il pontificato di Papa Gregorio XIII nel 1572, il diritto per i Gesuiti di condurre affari nel settore commerciale e in quello bancario – un diritto che non era stato concesso a nessun ordine religioso della Chiesa Cattolica sin dai tempi dei Cavalieri Templari, quattrocento anni prima.
In effetti, sono appunto queste norme contenute nella Costituzione dell’Ordine dei Gesuiti che hanno portato ad attribuire al Superiore Generale il nomignolo di Papa Nero.