lunedì 5 dicembre 2011

DECRETO MONTI: VOLONTA’ DI DISTRUZIONE E LACRIME DI COCCODRILLO


Indimenticabili, le lacrime di coccodrillo della ministra Fornero che annuncia l’infame blocco dell’adeguamento delle misere pensioni  (adeguamento già più che dimezzato, rispetto alla reale dinamica del caro vita) mentre il governo non tocca la Casta, né i grandi sprechi e gli stipendi parassitari, né i privilegi fiscali delle proprietà ed attività commerciali degli enti “religiosi”, che ci costano 8 miliardi l’anno, oltre a permettere una forte concorrenza sleale soprattutto in campo alberghiero.
Ma abbiamo scoperto ben altro, sulla strategia distruttiva del governo dei banchieri: abbiamo la confessione di un intento, di un vero piano anti-sociale di coercizione oligarchica sulle nazioni. E proprio per bocca del Monti. Vi raccomando molto di visionare l’intervista a questo link, in cui Mario Monti sostiene che “abbiamo bisogno delle crisi” e delle angosce collettive da esse causate, per far accettare ai popoli e alla politica  le riforme che dall’alto si è deciso di imporre – che il cartello monopolista della moneta e del credito ha deciso di imporre: 

Quelli sinora adottati sono interventi scientificamente mirati a produrre una stabile depressione e un drammatico avvitamento fiscale. Monti agisce mettendo toppe alla finanza pubblica a spese dell’economia reale, che viene sempre più sgretolata. Salva le apparenze a spese della sostanza. Adesso avremo, nel brevissimo termine, un plauso dell’”Europa” e di chi muove le asticelle degli spread – la medesima mano che ha messo lì il Monti in Italia e il Papademos in Grecia, e altri altrove. Ma presto la recessione, la disoccupazione, la moria di imprese, il credit crunch, il declino industriale, le tensioni sociali, si faranno sentire in modo insostenibile.
Nel parlamento dei nominati, per assicurare la legittimazione parlamentare, il voto di fiducia dei partiti a questo governo dei banchieri mai eletto e a questo leader mai scelto dal popolo, quindi esposto a contestazioni di non-democraticità e non-rappresentatività, basta riempire alla partitocrazia la greppia della spesa pubblica coi soldi delle nuove tasse spremute ai cittadini. E rispettarne privilegi e prebende. Anche Berlusconi col suo PDL ha convenienza ad allinearsi, se non vuole esporre le aziende di famiglia a rischi più che ovvi.
Oggettivamente, dunque, l’obiettivo del governo dei banchieri pare sia produrre, certo non solo in Italia, una grave e durevole depressione, in linea con quanto Monti spiega nel filmato linkato sopra, ossia che bisogna spaventare la gente per renderla malleabile e remissiva alle riforme decise dall’alto: è la shock—and – awe policy, la  shock economy di Naomi Klein.
Marco della Luna articolo completo