sabato 27 ottobre 2012

PRETI E POLITICI; L'INGANNO

"Dovete essere consapevoli di chi sono i veri criminali." Osho

Osho mette a nudo la schiavitù psicologica e spirituale perpetuata nella società dalle religioni organizzate e dai politici. Un libro da meditare, se si vogliono comprendere le dinamiche fondamentali che governano l'agire del genere umano, e se si aspira a una reale libertà esistenziale.Non si tratta di persone diverse è sempre la stessa gente, con lo stesso desiderio, la stessa bramosia di potere. Solo le loro scelte cambiano.

Il politico ha scelto la dimensione terrena e, attenendosi ad un tacito contratto, non si intromette nel mondo della religione, sperando che la religione non si intrometta nel suo mondo. Questo contratto ha funzionato, e sia il politico che il religioso cercano di dominare l’umanità uno si occupa del mondo esteriore, l’altro del mondo interiore. I loro mondi hanno confini ben precisi, quindi non c’è conflitto.

In realtà nel corso della storia, si sono sempre aiutati a vicenda i preti hanno dato la loro benedizione ai politici e i politici hanno riverito i preti . E a volte hanno creato situazioni assolutamente ridicole e inconcepibili.

Durante la seconda guerra mondiale, l’arcivescovo tedesco dava le sue benedizioni ad Adolf Hitler e, nelle sue preghiere, chiedeva a Dio di far vincere la guerra alla Germania. In Inghilterra l’arcivescovo che rappresentava la stessa religione, pregava perché vincessero gli inglesi e fossero sconfitti i tedeschi.

Un unico Dio e un’unica religione, con la differenza che i prete tedesco aveva stipulato un contratto con i politici tedeschi mentre il prete inglese aveva un accordo con i politici inglesi.

A chi importa Dio?



Esistono milioni di stelle, e intorno a ogni stella ruota un'infinità di pianeti, eppure solo su questo minuscolo pianeta Terra è avvenuto il miracolo: non solo esiste la vita ma anche la consapevolezza. E non solo esiste la consapevolezza, esistono anche individui che hanno raggiunto l'apice supremo della coscienza dell'essere, come Gautama il Budda, Socrate, Pitagora o Chuang Tzu. Se la vita scomparisse da questo minuscolo pianeta, l'universo diventerebbe incredibilmente più povero e occorrerebbero milioni di anni prima di ritornare allo stato in cui la coscienza dell'essere umano si possa illuminare. Non mi sento triste per me. Io sono assolutamente realizzato. La morte non può privarmi di niente. Mi sento triste per la situazione in cui si trova l'umanità intera, perché per gli esseri umani, morire in questo modo, significa venire totalmente privati della possibilità di illuminarsi, di trovare la beatitudine, di scoprire il significato della vita. Gli uomini finora hanno vissuto nell'oscurità, dovranno per forza anche morire nell'oscurità? I politici hanno tutte le intenzioni di distruggere tutto e tutti. Prima che riescano a provocare un suicidio collettivo, almeno tu devi conoscere il Dio che esiste dentro di te. Non rimane più molto tempo e ci aspetta un lavoro enorme. Però, se hai coraggio, puoi raccogliere questa sfida.