sabato 16 novembre 2013

Stati Uniti: droni oscureranno i cieli entro il 2015

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Da FAA progetto per garantire più privacy ai cittadini: 7.500 aerei telecomandati da qui a cinque anni. Creeranno 100 mila posti di lavoro.
I cieli degli Stati Uniti potrebbero essere ricoperti da droni da qui ai prossimicinque anni. Si parla di 7.500 velivoli telecomandati stimati.
È il Washington Times a riportare le parole del capo della Federal Aviation Administration (FAA), Michael Huerta.
Presentando il progetto di 74 pagine, Herta ha inoltre aggiunto che con ben 7.500 mini droni nei cieli l’intenzione è aumentare la protezione della privacy dei cittadini americani.
Al momento sarebbero già stati istituiti sei siti in tutti gli Stati Uniti per effettuare dei test.
“Dobbiamo adempiere a tali obblighi, è un dovere e un modo per garantire la sicurezza e favorire la crescita economica”, ha dichiarato Huerta, in un discorso ai dirigenti del settore aerospaziale.
L’annuncio del FAA è solo l’ultimo passo nella marcia che sta portando i droni da un uso militare contro il terrorismo, utile per raccogliere vari dati, a quello per sorvegliare e assistere la popolazione.
L’Association for Unmanned Vehicle Systems, gruppo leader per quanto riguarda l’utilizzo dei droni per fini non militari, ha stimato che quest’anno l’industria creerà più di 100.000 nuovi posti di lavoro e, nel corso dei prossimi 10 anni, potrebbe genererà più di 82 miliardi di dollari.
Le preoccupazioni maggiori riguardano comunque il tema della privacy e di come i dati ottenuti potrebbero essere utilizzati: “il tema della privacy è una questione estremamente importante ed è qualcosa di cui la popolazione ha notevole interesse e preoccupazione” ha detto Huerta.
Sono moltissimi gli esperti che hanno criticato il progetto. All’interno del documento presentato dall’agenzia federale si può leggere che gli operatori dovranno “rispettare le leggi federali, statali e le altre norme sulla riservatezza”, ma non si toccano altri punti.
Così in molti pensano che prenderà sempre più piede la richiesta di utilizzare tali veicoli per fini privati e commerciali
Ma per il ministro dei trasporti, Anthony Foxx invece, si tratta di “un importante passo in avanti” che aiuterà a capire le enormi potenzialità di questi mezzi.