martedì 10 febbraio 2015

Stiamo vivendo in tempi estremamente pericolosi

C’è  speranza e c’è un altro “Occidente”


Confesso di essere ancora sotto shock per quanto è successo a Lavrov a Monaco. Ho detto a mia moglie che non posso neanche immaginare che i leaders occidentali vogliano veramente, seriamente e deliberatamente andare in guerra contro la Russia. Chiamatemi pure ingenuo ma questo non lo posso concepire. Però, quando vedo quello che stanno attualmente facendo e dicendo i cosiddetti “leaders”, allora, con mio stesso orrore, arrivo alla conclusione che è proprio questo ciò che stanno facendo: camminano allegramente sulla strada che li porta alla guerra. Una guerra che perderanno, ve lo garantisco al 100%.

Non riesco a pensare a niente di più stupido: scatenare una guerra che la Russia non vuole nel modo più assoluto, una guerra che l’Occidente perderà definivamente e totalmente. Quanto pazzesco e diabolico è tutto ciò?

La tragedia è che gli analisti e i politici occidentali fraintendono completamente il modo di pensare russo e interpretano come paura gli sforzi della Russia per evitare la guerra.

In qualche modo, questi idioti negli USA e nella NATO si sono autoconvinti dell’autenticità della loro stessa propaganda e credono (erroneamente) che la Russia possa essere intimorita dal falso spauracchio della NATO. E qui si sbagliano, e anche di molto: la Russia non teme gli USA o la NATO, la Russia ha paura della guerra in quanto tale. A differenza dei politicanti occidentali, i russi sanno che non esiste una “guerra buona”, ma allo stesso tempo sono disposti a combattere, a combattere veramente, se sono costretti a difendersi. Senza offesa per nessuno, ma l’Occidente ha perso già da molto tempo la capacità di combattere veramente fino in fondo. Una cosa è “combattere” dentro una cabina di pilotaggio o con i droni, un’altra combattere realmente come fanno i russi quando sono costretti a farlo. I generali della NATO non possono neanche immaginare quanta dedizione, rabbia e determinazione riesca a trovare un fante russo di 3° classe di un reggimento del genio quando sa di dover difendere la Madrepatria. La gente in Occidente ha la convinzione che un “guerriero vero” sia una specie di Navy SEAL. In Russia tutti sanno che le guerre non le vincono i Rambo di bell’aspetto ma i “makhra”, quei normali ragazzi della fanteria, magri come chiodi e peggio vestiti, che, quando le cose si mettono male, riescono a mostrare un coraggio, una determinazione e uno spirito di sacrificio inimmaginabile per un Navy SEAL (lo so, molti dei miei lettori americani scuoteranno la testa e non ci crederanno, ma ogni russo che abbia visto un combattimento vero, sa che quello che sto dicendo è vero al 100%).

E ancora, quell’1% che comanda l’Occidente crede che con i suoi bei giocattoli da guerra all’ultima moda si possano battere i “makhra” russi. Sembrano aver dimenticato il monito di uno dei più grandi generali nella storia della Gran Bretagna, il generale Montgomery, che disse all Camera dei Lords “La regola n°1, a pagina 1, del grande libro della guerra dice: – Non marciate su Mosca – Tanta gente ci ha provato, Napoleone e Hitler, e non è mai finita bene.”
Il popolo russo non vuole e non ha bisogno di questa guerra, ma se non avrà scelta, combatterà. Fino alla fine, anche se questo significa una guerra nucleare globale (che la Russia è preparata a superare molto meglio dell’Europa o del Nord America). Lo avevo già detto un anno fa, e adesso lo ripeto qui: la Russia è pronta per la guerra.

Naturalmente anche la stragrande maggioranza della gente in Occidente non vuole e non ha bisogno della guerra. Il fatto è che, mentre in Russia quasi tutti sono ben consci che il conflitto è diventato una possibilità reale (e questo viene detto regolarmente in TV, anche da personalità politiche di spicco, incluso Putin stesso), in Occidente la gente non viene mai informata sul fatto che la guerra si sta avvicinando sempre di più. Quelli che come “Carpentiere” riescono a cogliere il quadro della situazione e ne provano orrore, vengono tenuti lontano dai canali di informazione ufficiali. Esiste quindi sicuramente un “altro Occidente” ma è silenzioso, imbavagliato e scommetterei anche oppresso.

Stiamo vivendo in tempi estremamente pericolosi. Definirei Obama il presidente peggiore e più incompetente nella storia degli Stati Uniti: è riuscito letteralmente a rompere ogni promessa e a fallire in tutto quello che ha fatto. Non mi fiderei a dargli un qualsiasi incarico, ha la capacità di mandare a puttane tutto quello che tocca. Per quanto riguarda poi i politici europei, sono solo degli imbecilli senza spina dorsale che non riescono neanche ad ammettere con sè stessi di stare giocando col fuoco, e per i quali ho meno stima che per un pezzo di carta igienica usato. Il mio cuore sta con “l’altro Occidente”, dove i popoli sono trattati come servi dall’1% che comanda, ma dove la gente comune sarà sempre alleata della Russia e di ogni altra nazione o gruppi di persone che si oppongono a quel genere di malvagità violenta che è ora rappresentata dall’Impero Anglo-Sionista.

Penso che l’”Occidente” si possa dividere in tre parti: i privilegiati dell1% in cima, poi i vari “Charlie” che sono stati zombificati dalle elites e infine i “Carpentieri”, che vedono al di là della cortina fumogena e capiscono tutto. Non so quale gruppo riuscirà a prevalere, ma continuo a sperare che, per qualche sorta di miracolo, vinca “l’altro Occidente” e ci salvi tutti.

The Saker

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