lunedì 7 dicembre 2015

LA FESTA IMPROVVISA (quando la domenica non si poteva circolare in auto)

Vorrei qui ricordare che quando gli apparati politici o di potere (più occulto chenon) allestirono circa venti anni fa la gran farsa dell’”Esaurimento dei pozzi petroliferi” e per motivi misteriosi costrinsero improvvisamente gli esseri umania non usare l’automobile il sabato e la domenica, si verificò subito qualcosa di straordinario. Le strade si riempirono di gente, felice di potersi incontrare,confrontare e frequentare senza intossicarsi a vicenda con l’ossido di carboniodelle automobili, senza dover guardare a destra e a sinistra centinaia di voltenel terrore di essere travolti da qualche auto pirata.Ebbene, quell’improvvisa euforica festosità era un’immagine della vita,qualcosa di esemplare rispetto all’ipotesi di liberare gli esseri umani dal peso diun lavoro coatto e del “consumare benzina ad ogni costo”. C’era chi pattinava,chi si era costruito ingegnosi monopattini, trionfavano biciclette di ogni genere,


si rivedeva anche qualche calesse e tutti, nella via, sembravano tornati apossedere il mondo.Naturalmente tutto ciò era troppo rischioso, la gente rischiava di scoprire chela vera felicità non ha costi economici ma nasce dallo “stare insieme” con sestessi e con gli altri, dal poter comunicare con gli altri e con se stessi. E poichéincominciava a spuntare una nuova cultura, la cultura dei comportamenti, gliapparati di potere senza tante spiegazioni, neppure temendo la vergogna dellosmascheramento, in contraddizione con ciò che avevano allarmisticamentesostenuto, decisero di sospendere “la festa” e tornare a far traboccare le stradedi automobili e di veleni.E’ dunque importante ritrovare la memoria di quei giorni, o magari dellapropria infanzia, la delicata festosità dello stare insieme e del conoscersi ericonoscersi, ridando alla persona umana e quindi anche a se stessi la massimadignità, quella di poter rispondere in qualsiasi momento a chiunque chieda “Come va?” Semplicemente “Sto vivendo.”© 2007 Silvano Agosti


SILVANO AGOSTI




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