venerdì 8 settembre 2017

Reddito di inclusione: il gioco delle tre carte del PD

di MoVimento 5 Stelle
Il MoVimento 5 Stelle ha sempre denunciato che il REI (Reddito di inclusione) approvato di recente dal governo, è solo un bluff. Una trovata di marketing nel tentativo disperato di cercare di copiare, in malo modo, la proposta sul reddito di cittadinanza del MoVimento 5 Stelle. Ed ora pare che persino le associazioni che inizialmente sembravano sostenere tale misura, abbiano fatto marcia indietro, ripetendo gli stessi concetti che il MoVimento 5 Stelle ribadisce ormai da tempo.
Il REI, infatti, servirà solo a creare poveri di serie A e poveri di Serie B. Le risorse economiche stanziate dal governo sono del tutto insufficienti. Non basteranno nemmeno per aiutare tutte le persone che vivono in condizione di povertà estrema, ovvero, sotto la soglia di povertà assoluta, che oggi in Italia sono 4,7 milioni. Ma non solo. La misura riguarda principalmente le famiglie che hanno al loro interno figli minori, disabili o over 55, lasciando quindi senza alcun tipo di aiuto i giovani e le famiglie che non hanno figli minori, nonché le famiglie più anziane. Ne consegue, dunque, che più del 60% delle persone che vivono sotto la soglia di povertà assoluta, saranno completamente escluse dalla misura. Resterebbero esclusi il 41% dei bambini ed il 90% delle persone over 66.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che oggi nel nostro Paese le persone che andrebbero aiutate sono oltre 9 milioni. Ci sono infatti, circa 3 milioni di famiglie che vivono sotto la soglia di rischio di povertà, quantificata da Eurostat/Istat in 780 euro al mese per il singolo individuo. Importo che varia in funzione della composizione del nucleo familiare. A loro sarebbe necessario destinare il reddito di cittadinanza del MoVimento 5 Stelle. L’unica misura che, secondo l’ISTAT, azzererebbe la povertà più grave. L'unica misura che non creerebbe nuove categorie fra poveri. Sul punto bisogna far presente, inoltre, che l’importo del sussidio che percepiranno i beneficiari del REI non sarà nemmeno in grado di garantire loro uno standard di vita minimo, ovvero, resteranno poveri.
Il REI poi è una brutta copia del reddito di cittadinanza anche per quanto riguarda gli obblighi che dovranno rispettare i beneficiari per poter percepire l’aiuto economico. Come è noto, il reddito di cittadinanza del MoVimento 5 Stelle condiziona la percezione del sussidio ad una serie di obblighi che riguardano la formazione e la riqualificazione, finalizzati al reinserimento nel mondo del lavoro. Ebbene, per riuscire a rendere fattibile il citato reinserimento si rende necessario investire nelle politiche del lavoro e rafforzare i Centri per l’impiego, che oggi sono davvero poco funzionanti. Investimento minimo quantificato dal MoVimento 5 Stelle in 2,1 miliardi di euro. Il REI, invece, ignora completamente tale obiettivo e resta una misura puramente assistenziale.
Tutto ciò, senza dimenticare che il REI è il solito gioco delle tre carte a cui ci teneva abituati il governo Renzi. Le risorse economiche che il governo destinerà al REI sono, infatti, le stesse che prima servivano a finanziare il SIA (Sostegno di inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione) che ora spariranno. Quindi nulla di nuovo. Hanno tolto da una parte e messo dall’altra senza cambiare in alcun modo la sostanza e soprattutto senza risolvere minimamente il problema.
C’è solo una ricetta efficace per aiutare tutte le famiglie che attualmente sono in difficoltà, che essendo inoltre una vera e propria manovra economica, influirebbe positivamente non solo sui redditi delle famiglie ma anche sui consumi e quindi sulle piccole e medie imprese. Si chiama Reddito di Cittadinanza e costa 17 miliardi di euro (Il 2% della spesa pubblica dello Stato). Molti meno soldi di quelli che sono stati fino ad ora destinati per aiutare le banche del nostro Paese. Per questo e per tanto altro, il MoVimento 5 Stelle rappresenta l’unica speranza per l’Italia.
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